Com'era la tua vita con il disturbo?


"Non so se definirla vita, era più un sopravvivere: non piangevo più, ero anestetizzata, sentivo solo rabbia...

Non mi godevo niente, né uscite, né traguardi, non riuscivo a studiare.
Ero in un perenne stato di allerta: notti insonni, giornate vuote e tutte focalizzate sul cibo, sul come dovessi cucinarmi le cose per non avere poi dopo un attacco di panico.

Spesso evitavo di andare a cena con i miei amici, dicevo di avere già mangiato e di vederci più tardi.
Era un inferno, non lo auguro a nessuno."
Chiedere aiuto mi ha aiutato ad uscire da questo vortice negativo in cui non vedevo via d'uscita.

All'inizio è stato difficile, mi vergognavo tanto e non volevo ammettere di avere un problema.

Ero ridotta male sia fisicamente che mentalmente. Affidandomi ho capito che non ero sola e che ne valeva la pena di rischiare.
Cosa avevo da perdere?
Nulla più!
Cosa avevo da guadagnare?
Tanto!
Ho conosciuto persone meravigliose che porto nel cuore.
Ho conosciuto lati di me che non pensavo di avere e a criticarmi di meno.
Ho iniziato a vedermi come una persona non più come un problema.
A chi sta vivendo un momento di difficoltà sento di dire di non avere paura, di uscire dal guscio e di guardare oltre.
"Abbiate coraggio, non siete soli, chiedete Aiuto."

🃏❤️‍🩹

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