Non c’è cosa peggiore di ritrovarsi a non riuscire a stare fermi o seduti. 

Ritrovarsi in così poco tempo immersi tra sensi di colpa e paranoie per aver mangiato qualcosa di “troppo”.
L’unico modo per mettere a tacere i pensieri è quello di muoversi il più possibile, anche trovandosi in circostanze inopportune.
Fare migliaia di addominali, piegamenti e camminate infinite.. tutto pur di bruciare.
Bruciare calorie, quelle che riteniamo eccessive, che ti divorano dentro, che ti fanno sentire sbagliata.
È un circolo vizioso che ti porta a pensare: “sei troppo,troppo grande, troppo enorme!!”
Il problema è che ti sentirai sempre un di più...
L’attività fisica non deve essere un consumarsi ma un migliorarsi.
Dovrebbe essere un modo per sfogarsi, liberarsi e NON UN IMPOSIZIONE dettata dal senso di inadeguatezza.
Purtroppo, però, chi soffre di un dca la pensa in tutt’altro modo e anche se si concorda con i propri terapeuti è difficile contenersi quando
l’unica cosa che vorresti fare è autodistruggerti.
Tutt’oggi alcuni di noi che fanno parte di questa riabilitazione hanno difficoltà a limitare l’eccessiva attività fisica, ma nonostante ciò si impegnano a non eccedere e quindi a darsi un limite, senza assecondare i propri malsani pensieri.

Testi:  Anna S. Fabiola C. Gemma F.

Copertina: Fara S.

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